In quali casi è impiegato il certificato COVID?
L’obbligo del certificato all’interno della Svizzera è abrogato dal 17 febbraio 2022. Per viaggiare al di fuori della Svizzera, a seconda dei provvedimenti adottati dai Paesi in questione potrebbe essere ancora necessario presentare il certificato COVID, ragion per cui questi certificati continueranno ad essere emessi. Con il ritorno alla situazione normale, la competenza di ordinare eventuali provvedimenti è passata nuovamente ai Cantoni.
Il certificato COVID svizzero compatibile con quello dell’UE faciliterà l’accesso ai settori per i quali vige l’obbligo del certificato e i viaggi. Un certificato COVID svizzero non fornisce alcuna garanzia di entrata in altri Paesi. Ogni Paese stabilisce le proprie regole di entrata e ha la facoltà di modificarle costantemente in funzione dell’andamento della situazione epidemiologica.
Tenete presente che per l’entrata nel Paese di destinazione e per l’impiego del certificato COVID in quel Paese si applicano le regole di validità del Paese di destinazione e non quelle svizzere. Per questo, prima di ogni viaggio dovreste informarvi sulle disposizioni di entrata sul sito Internet ufficiale del Paese di destinazione.
Viaggiare con il certificato COVID: entrata in altri Paesi e regioni
Per i viaggi all’estero, la nostra lista di controllo illustra gli aspetti da considerare prima, durante e dopo il viaggio e fornisce importanti informazioni su come viaggiare con il certificato COVID.
Il certificato COVID svizzero è compatibile con il certificato COVID digitale dell’UE (EU DCC) e può essere utilizzato nel traffico viaggiatori reciproco con i Paesi che partecipano a questo sistema. Oltre ai Paesi UE/AELS, attualmente fanno parte dello spazio EU DCC i seguenti Stati e regioni:
- Albania
- Andorra
- Armenia
- Bahrain
- Benin
- Brasile
- Capo Verde
- Colombia
- Ecuador
- El Salvador
- Emirati Arabi Uniti
- Filippine
- Georgia
- Giordania
- Indonesia
- Isole Färöer
- Israele
- Kosovo
- Libano
- Macedonia del Nord
- Madagascar
- Malesia
- Marocco
- Moldavia
- Monaco
- Montenegro
- Nuova Zelanda
- Oman
- Panama
- Perù
- Regno Unito
- Repubblica di Corea
- San Marino
- Santa Sede
- Serbia
- Seychelles
- Singapore
- Taiwan (Taipei cinese)
- Thailandia
- Togo
- Tunisia
- Turchia
- Ucraina
- Uruguay
- Vietnam
Un certificato COVID svizzero non fornisce alcuna garanzia di entrata in altri Paesi e regioni. Ogni Paese e ogni regione stabilisce le proprie norme di entrata e ha la facoltà di modificarle costantemente in funzione dell’andamento della situazione epidemiologica.
Di conseguenza è possibile che, come finora, alcuni Paesi e regioni applichino disposizioni d’entrata diverse da quelle della Svizzera. Inoltre è possibile che in alcuni Stati sia necessario convertire un certificato COVID estero in uno locale prima di entrare nel Paese o al momento dell’entrata. In più, alcuni Stati non accettano tutti i tipi di certificato (p. es. certificato per persone guarite). Pertanto, prima di ogni viaggio informatevi sul sito ufficiale delle autorità della vostra destinazione sulle relative disposizioni vigenti.
Per i viaggi nei Paesi UE/AELS il seguente sito web fornisce una panoramica generale delle disposizioni dei singoli Paesi: https://reopen.europa.eu/it/
In alternativa, con la nuova funzione dell’app «COVID Certificate» potete verificare se il vostro certificato COVID è valido al momento dell’entrata nel Paese di destinazione. A questo scopo, utilizzate la funzione «Validità per i viaggi» nella panoramica dettagliata del vostro certificato COVID. Seguite le istruzioni nell’app e osservate le avvertenze.
Viaggiare con il certificato COVID: entrata in Svizzera
Il Travelcheck interattivo vi indica quali disposizioni d’entrata si applicano alla vostra situazione individuale. Tiene conto sia delle disposizioni d’entrata dell’UFSP sia di quelle della Segreteria di Stato della migrazione SEM.